Minacce al ministro Michela Brambilla

Un pacco contenente una zampa di capra mozzata, indirizzato al ministro Michela Vittoria Brambilla, è stato rinvenuto la mattina del 12 novembre, nel centro smistamento dell’aeroporto di Fiumicino, dagli artificieri intervenuti sul posto nel timore che il pacco contenesse materiale esplosivo. Secondo la Polizia, che indaga sull'accaduto, il pacco potrebbe rappresentare un macabra intimidazione nei confronti del ministro del Turismo, che negli ultimi tempi ha preso posizione in maniera assai dura contro caccia e sfruttamento degli animali.
La Brambilla ha, infatti, dichiarato guerra in materia di regolamentazione dell'attività e del calendario venatorio, ma è anche da poco intervenuta sul Palio di Siena e sulle botticelle di Roma.
«Certi atti qualificano coloro che li compiono - ha commentato Brambilla -. Spiace constatare a quale livello sia giunto un dibattito tra libere opinioni, che dovrebbe restare nell'alveo della dialettica civile e politica. Quanto accaduto, oltre alle minacce, agli insulti e agli atti intimidatori subiti in precedenza, non fa che certificare in maniera inequivocabile la necessità di proseguire con la battaglia di civiltà di cui mi sono fatta interprete, a nome di tantissimi italiani e unitamente a importanti personalità del mondo della scienza, della cultura, dell’arte e dell'intera società, per la nascita di una nuova coscienza di amore e di rispetto per gli animali e i loro diritti».
«Aggiungo - ha concluso il Ministro - che non sarà certo questo genere di intimidazioni a farmi in qualche modo modificare una linea di intervento che risponde, non solo alla mia coscienza, ma rappresenta anche il punto di vista della stragrande maggioranza degli italiani».
Solidarietà è giunta immediatamente anche dalla Lav (Lega anti Vivisezione) e direttamente dalla voce del presidente Gianluca Felicetti:?«è un avvertimento zoomafioso contro una politica che ha avuto il coraggio di denunciare la barbarie dell’uccisione degli animali per divertimento, e di rappresentare quella parte schiacciante di elettori di Centrodestra, che è contro la caccia». Un vile tenativo, quindi, per cercare di intimidire il popolo animalista, colpendo una delle principali portavoce, che però sicuramente, come dimostrano le tantissime manisfestazioni di solidarietà nei confronti del ministro, soprattutto tramite la rete, non smetterà di farsi sentire in materia di lotta per i diritti per gli animali.

Erica Lampognani