Lo scetticismo “paranormale”

L'articolo che vi propongo oggi non parla di un un argomento specifico ma di un approccio...

un modo di pensare che mi ha aiutato molto in questo settore del paranormale (e in giusta misura anche nella vita di tutti i giorni) e spero possa servire anche a voi per fare un po' di luce nella penombra delle grandi domande, alla ricerca di quelle giuste da porvi per procedere lungo l'impervio cammino della conoscenza e della verità e che sembra quasi essere diventato l'unico elemento davvero “paranormale” per via del suo limitato ed inspiegabile utilizzo.

Oggi dunque si parla di scetticismo.

In un qualsiasi contesto, ma sopratutto in ambito paranormale, quante volte abbiamo sentito qualcuno dire: “sono libero di avere la mia opinione” per trasmetterci indirettamente una libertà di pensiero intoccabile e sacrosanta ma che non mette al riparo da facili critiche e mostrando solo una, neanche troppo timida, apertura mentale e scarsa predisposizione al confronto.

Certo, ognuno di noi ha il diritto legittimo di avere il proprio punto di vista, ma ci saranno delle cose oggettivamente vere o false in modo assoluto?

La scienze come si pone di fronte ad argomenti di confine e punti di vista così soggettivi e talvolta prepotenti?

Esiste un' oggettività scientifica in campo paranormale?

Anche se viene ignorata, ovviamente si....

ti farò un esempio; possiamo dire ancora oggi che la terra sia piatta?

Eppure un tempo era la scienza stessa a definirla tale....poi il progredire della conoscenza per merito delle prove, di calcoli sulla base di ipotesi alternative rivelatesi poi rivoluzionarie, hanno permesso alla scienza di accettare tali ipotesi, rivedendo e sconvolgendo tutto il proprio sapere (ed anche il nostro) dimostrando un' incredibile propensione al progresso.

Infatti, al contrario di quanto sostenuto dai detrattori e complottisti, il bello della scienza è che esiste ed è affidabile, a prescindere dal fatto che ci si creda o meno perchè fondamentalmente non è basata sulle chiacchiere o sui punti di vista, ma sui fatti e sopratutto sulle prove.

A proposito di prove, sapete cosa diceva Euclide già “qualche annetto fa” ?

“Ciò che viene affermato senza prova, può essere negato senza prova”.

Questo pensiero non è mai stato così attuale, considerato che la maggior parte delle persone “addette ai lavori” nel vasto campo del paranormale, hanno la tendenza ad affermare il loro credo, non solo senza prove ma addirittura contro le prove e le leggi fisiche già esistenti.

Si parla allora di fantasmi, spiriti o presenze e della nostra interazione e comunicazione con loro, c'è chi stabilisce che una preghiera possa liberare la casa dall'infestazione, oppure c'è chi si professa esperto di medianità o di spiritismo come se queste materie avessero delle linee guida o delle regole da seguire che solo chi è un vero esperto (ovviamente) può conoscere; si descrivono i fantasmi con abbigliamenti d'epoca o si sentono suoni di pianoforte (o di catene, o di passi, o di spade....) provenienti dall'aldilà, dando ad intendere che anche i vestiti sarebbero dunque “fantasma” e che i pianoforti, anch'essi “fantasma” ( o le catene, o le spade ) sarebbero presenti nell'aldilà ma con suoni perfettamente udibili nell' aldiquà.

vi rendete conto dell'assurdità di queste ipotesi e della quantità di domande che si potrebbero sollevare senza mai avere un qualsiasi tipo di risposta sensata in grado di soddisfare le teorie paranormali?

Surreale?

Purtroppo invece è tutto vero...

e quel che è peggio è che queste persone sono spinte o condizionate più dalla loro ideologia che non dalla obiettività del loro lavoro o delle loro ( fantomatiche ) prove.

Lo scienziato e scrittore Isaac Asimov a questo proposito, una volta rispose lapidario:  

"Credo nelle prove. Credo nell'osservazione, nelle misure e nel ragionamento, confermati da osservatori indipendenti. Crederò a qualsiasi cosa, non importa quanto assurda o ridicola, se esistono delle prove. Ad ogni modo, più assurdo e ridicolo è qualcosa, più forti e solide dovranno essere le prove".

Questo rappresenta il vero esempio di scetticismo scientifico, in cui non dovrebbe contare per nulla il nostro credo, e tutto dovrebbe essere basato su una sorta di reale, onesta ed imparziale apertura mentale.

Molto spesso la parola “scettico” viene associata impropriamente a qualità negative di comportamento o di pensiero e quindi confusa, in maniera errata, con il termine “negazionista”.

Ma non sono esattamente la stessa cosa.....

La negazione è il rifiuto a priori di idee senza considerazioni oggettive; ma credere a tutto a prescindere e non credere a nulla a priori, sono le due facce della stessa medaglia perchè condividono lo stesso gravissimo errore: evitarci la riflessione.

Un vero scettico invece non respinge mai qualcosa a priori se non prima di averla verificata ed accetta la possibilità di riconoscere delle prove che potranno cambiare la sua mentalità, perchè solo se sarà smentito nel suo credo, troverà realmente il modo di far progredire la sua conoscenza.

In questo senso, un vero scettico, è pronto, non solo a mettere  in dubbio l' idea o l'ipotesi altrui, ma anche le proprie, mettendosi sempre in gioco e cercando conferme o smentite indipendentemente che possano essere a favore delle proprie idee o meno perchè considera il proprio credo “provvisorio”, pronto per essere modificato di fronte alla prove, come nel caso appunto della terra piatta.

La ricerca della verità quindi dovrebbe essere più importante di mantenere una falsa coerenza delle proprie idee sbagliate.

Questo tipo di approccio rimane l'unico modo per costruire in maniera affidabile il percorso della scienza nel campo del paranormale.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, cosa può fare per seguire in maniera eretta il percorso della giusta informazione?

Documentarsi anche in modo trasversale, conoscendo un argomento e valutando le argomentazioni di chi crede e di chi invece non lo fa; pensare, porsi le domande giuste e sopratutto cercare le risposte; e se non fosse possibile allora di fidarsi delle persone disposte ad accettare un confronto, meno lo saranno e meno vi consiglio di seguirle.

Questo tipo di ricerca rimane il modo migliore per affrontare un mistero e guardarlo dritto negli occhi per dipanare la nebbia del dubbio dove non occorre e focalizzare la nostra attenzione e i nostri sforzi sui veri misteri rimasti ancora inspiegabili o irrisolti, piuttosto che lasciarci affascinare passivamente accettandolo per come ci viene proposto o per meglio dire, “venduto”.

 

Oscar Wilde diceva: “Posso credere a tutto, purchè sia sufficientemente incredibile”

ma caro Oscar, fino ad un certo punto....e con qualche prova sarebbe tutto molto più semplice....

 

Marco Pessina – Ghosthunter.it