Il Daino è originario dell’area mediterranea ed è stato introdotto sin dall’epoca romana in tutta Europa

Popolazioni semiselvatiche di daino sono presenti nella maggior parte delle riserve e dei grossi parchi italiani. In Lombardia è presente solo nelle aree fluviali del Ticino e dell’Adda e nell’Oltrepo’ Pavese.

Foto Walter Ferrari

Girando l’Italia in lungo e in largo non mi è mai capitato di vedere e fotografare il Daino libero in natura. L’ho visto e fotografato invece in aree private e recintate:  Tenuta Invernizzi di Trenzanesio (Rodano MI) 50/60 animali; Gradella (Pandino CR) recinto privato 20 animali; Parco Ittico (Zelo Buon Persico LO) 10 animali; Parco Sicurtà (Valeggio sul Mincio VR) 5/6 animali. Impariamo ora a conoscerlo.
Il Daino (nome scientifico Dama dama)  è un mammifero della famiglia dei Cervidi.
Ha una corporatura intermedia fra il cervo ed il capriolo, un peso compreso tra  60 e 80 kg,  per una altezza al garrese di 80-100 cm; la lunghezza del corpo è di 130-150 cm. Le femmine sono generalmente più piccole e sono prive di corna.
Il mantello è normalmente fulvo- rossiccio, con fianchi e schiena punteggiati di bianco ed una striscia scura che percorre il dorso fino alla coda. I due rami del palco nei maschi adulti hanno una caratteristica  forma a pala circondata da punte. Nei giovani le “corna” sono semplici aste.  Il palco cade in tarda primavera tra la fine di marzo e l’inizio di giugno, per essere rapidamente sostituito da uno nuovo più grosso e forte.
Il Daino è originario dell’area mediterranea ed è stato introdotto sin dall’epoca romana in tutta Europa. Abita sia boschi di latifoglie che di conifere; nel nostro Paese è diffuso su tutto il territorio dalla catena alpina agli Appennini. Popolazioni semiselvatiche di daino sono presenti nella maggior parte delle riserve e dei grossi parchi italiani. In Lombardia è presente solo nelle aree fluviali del Ticino e dell’Adda e nell’Oltrepo’ Pavese.
Il Daino non ha  preferenze per quanto riguarda il posto dove vivere e pascolare; si accontenta del cibo che trova ed apporta pochi danni  al terreno e alla vegetazione.  Il suo nutrimento consiste in erba, foglie, germogli e frutta. Essendo un ruminante, cioè un animale che  ingoia il cibo ed in seguito lo rigurgita  per rimasticarlo meglio in luoghi più sicuri.
Il Daino è un competitore alimentare del cervo: per tale motivo nelle aree popolate dal cervo, è confinato in recinti faunistici.
La riproduzione del Daino avviene tramite un periodo degli amori che inizia tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre: i maschi, generalmente solitari, si congiungono ai gruppi di femmine e definiscono un proprio territorio  che verrà difeso contro altri pretendenti a suon di cornate. I maschi arrivano ad interropere l’alimentazione per meglio tenere d’occhio il proprio harem, rivendicandone il possesso con il proprio bramito. La gravidanza  dura 230 giorni; nell’imminenza del parto  la femmina si allontana per dare alla luce nel folto della macchia un solo cucciolo, il quale sarà in grado di vedere e camminare già poche ore dopo la nascita. La femmina porta il cucciolo al branco quando esso ha circa 10 giorni di vita: fino a quel momento il piccolo viene lasciato  da solo ed allattato ogni 4 ore;  per evitare di essere individuato da eventuali predatori  rimane perfettamente immobile e si affida al suo mantello mimetico e alla sua caratteristica di non emanare odore. Diventa indipendente a circa un anno di età; il maschio raggiunge la maturità sessuale dopo un anno e mezzo, mentre alle femmine occorrono due anni per diventare fertili.
La durata media di vita di un daino si aggira attorno ai 9-10 anni mentre aumenta se si trova in cattività.
In Italia la Legge 157/92 permette la caccia solo tramite la modalità della caccia di selezione , sulla base di piani di prelievo, elaborati dagli organi provinciali e regionali a seguito di censimenti.

Walter Ferrari

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