Il “Turista Spazzino” sveste momentaneamente i panni del paladino per l’ambiente per lanciare la hit per l’estate “Bacchespani”. Guarda il Video.
Simone Riva, noto per dedicare molto tempo alla raccolta dei rifiuti abbandonati, inventa e incide il suo primo singolo, incentrato sull’indifferenza generalizzata e sul superamento del problema, mettendoci del proprio
Simone Riva, più conosciuto con il soprannome di “Turista
Spazzino”, sospende per un momento l’attività di volontariato atta alla pulizia
degli spazi verdi dai rifiuti abbandonati, per dedicarsi all’altra sua grande
passione: la musica.
Da poche ore è stato infatti diffuso in rete il video del
suo primo singolo “Bacchespani”. La canzone, ideata e cantata da Simone Riva,
con gli arrangiamenti del musicista Nicola Ursino, è ritmata e vivace. Si rifà
al genere dance con sonorità elettroniche e con un ritornello che risulta
particolarmente orecchiabile, tanto da poter diventare uno dei tormentoni
dell’estate 2022.
«Mi è sempre piaciuto cantare ma l’attività da “Turista
Spazzino” ha assorbito tempo ed energie - dichiara Simone Riva -. Solo
recentemente sono riuscito a ritagliarmi dei momenti per incidere in uno studio
professionale la melodia che per settimane, giorno e notte, mi ha trapanato il
cervello e che regolarmente finiva con “Bacchespani”. Questa parola, che ho
inventato da bambino, è un po’ il fulcro della parte testuale che ho scritto.
Apparentemente senza significato, “Bacchespani” nel corso della canzone assume
una connotazione “magica” che valica il sentimento di indifferenza ormai comune
richiamando all’azione, a metterci del proprio per rendere il mondo un posto
migliore. Vuole dare la carica, essere l’innesco per compiere buone azioni. È
un inno positivo dove, alla fine di tutto, il bene trionfa».
Il singolo è stato registrato a Cuneo, nello studio di
Nicola Ursino, mentre il videoclip è stato girato a Peschiera Borromeo, nella
città di residenza dello stesso Simone Riva.
Simone Riva, classe 1972, ha cominciato a svolgere
l’attività di volontariato, raccogliendo i rifiuti abbandonati, a partire dai
cinque anni d’età, dopo che il nonno paterno lo ha rimproverato per aver
gettato una bottiglietta di plastica nel camino. Dal 2011 la sua storia di
ecologista convinto diventa pubblica, con l’interessamento di giornali, radio e
televisioni e la realizzazione di innumerevoli servizi. Per la sua dedizione
all’ambiente ha ricevuto oltre venti targhe comunali, un riconoscimento da
Regione Lombardia e il prestigioso “Panettone d’oro”, premio alla virtù civica.
A Simone Riva sono state dedicate anche la canzone “Il turista spazzino”,
realizzata da Valentino Pero, il brano strumentale “Gettar poi nuoce” dei
Wodospad e la poesia “Omaggio per record di Simone Riva” di Caterina Tisselli
pubblicata nella raccolta “L’angolo della poesia”. È inoltre
detentore di due record assoluti e certificati dalle amministrazioni in cui si
sono svolti e dalle testate giornalistiche di riferimento: la raccolta rifiuti
sugli scogli di San Mauro Mare per 25 ore filate e quella di 30 ore, effettuata
a Mediglia, in compagnia di Raffaele Brattoli.