Il Geco è uno dei pochi rettili dotato di voce: emette cioè un verso, un vero e proprio suono, che utilizza in caso di pericolo |Gallery|

Avere un Geco in casa è considerato di buon auspicio in molti paesi. La nomea di portafortuna probabilmente affonda le sue radici nel fatto che questi animaletti discreti e silenziosi, provvedono a ripulire la casa da tutti quegli insetti fastidiosi come le zanzare e le mosche spesso difficili da scacciare

Foto di Walter Ferrari

Il Geco è un simpatico animaletto che, nella mia esperienza,  avevo sempre associato alle vacanze estive perché lo ritrovavo sui muri delle case dove alloggiavo all’Isola d’Elba, Sardegna o Sicilia; quindi ritenevo vivesse solo a quelle latitudini. Ultimamente, però, anche a Peschiera Borromeo ho avuto segnalazioni da amici della presenza dei gechi nelle loro case. Io stesso un giorno, mentre parcheggiavo l’auto nel box, ho notato sul muro un piccolo geco; anche mio nipote Federico mi ha detto di averne visto uno a casa sua. Incuriosito, ho svolto un’indagine sul mio gruppo social dei naturalisti e la risposta è stato sorprendente: numerose persone avevano dei gechi nelle loro abitazioni. Motivo per cui ho voluto approfondirne la conoscenza.
Il Geco comune (nome scientifico Tarentola mauritanica), appartiene alla famiglia dei Phyllodactylidae, piccoli rettili comunemente noti come gechi. Vivono negli ambienti temperati di tutto il mondo, sono cugini lontani delle lucertole e il colore della loro pelle varia dal  grigio, al maculato, ai colori brillanti e variopinti (soprattutto nei paesi caldi ). Molte specie  possono cambiare colore per mimetizzarsi e adattarsi all’ambiente circostante.
Normalmente, il Geco ha dimensioni medio-piccole che non superano i 16 cm di lunghezza compresa la coda.  Su tutto il corpo sono presenti dei tubercoli conici prominenti;  la coda, se rigenerata dopo essere stata persa per autotomìa (amputazione volontaria per distrarre i predatori),  è invece liscia. La testa è più grande rispetto al corpo ed è di forma triangolare, occhi privi di palpebre e pupilla verticale.
Il Geco è un animale veloce, agile ed un ottimo arrampicatore per la sua capacità di aderire alle superfici. Infatti le dita sono provviste di ampi cuscinetti, più larghi sulla punta, che hanno sul lato inferiore una serie di lamelle longitudinali con funzione adesiva. Sono tali lamelle che permettono al Geco di muoversi con facilità praticamente su qualsiasi superficie, anche lisce, verticali e perfino sotto i soffitti.
Le specie notturne godono di un’eccellente vista al buio. Spesso si aggirano intorno alle luci artificiali dove trovano abbondanti quantità di prede. Per cacciare, rimangono completamente fermi fissando quest’ultime e scattano rapidissimi all’attacco dopo alcuni secondi o addirittura minuti di attesa; si cibano principalmente di zanzare e ragni. Un esemplare adulto è in grado di mangiare fino a 200 zanzare in una notte.
La femmina depone due uova quasi sferiche di circa 1 cm di diametro due volte all’anno tra aprile e giugno. Le nascite avvengono dopo  3/4 mesi. Il Geco comune raggiunge la maturità sessuale  in un periodo di tempo lungo se paragonato ad altri rettili, tra i 4 e 5 anni. Alcune volte all’anno cambia la sua pelle, staccandosela e cibandosene. Vive circa 10 anni.
Il Geco è uno dei pochi rettili dotato di voce: emette cioè un verso, un vero e proprio suono, che utilizza in caso di pericolo. I maschi utilizzano questa funzione  vocale quando intendono richiamare l’attenzione delle femmine.
E’ diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, isole incluse, nelle Canarie e in Africa settentrionale.
In Italia è presente su tutto il territorio, ad eccezione dell’arco alpino.
L’habitat del Geco è costituito dalle pietraie, le cave, i muretti  a secco, i cumuli di legna, ma soprattutto gli edifici e le abitazioni dove adorano soggiornare senza temere la presenza umana o quella di altri animali, compresi i gatti.
Avere un Geco in casa è considerato di buon auspicio in molti paesi. La nomea di portafortuna probabilmente affonda le sue radici nel fatto che questi animaletti discreti e silenziosi, provvedono a ripulire la casa da tutti quegli insetti fastidiosi come le zanzare e le mosche spesso difficili da scacciare.
Viene predato da serpenti arboricoli e terricoli, da alcune specie di rapaci diurni e notturni e da mammiferi, quali il riccio ed alcune specie di mustelidi.
Testo e foto di Walter Ferrari
www.walterferrari.it

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