L’acne colpisce più dell’80% dei ragazzi: come combatterla tra dieta, fumo e alcool

Un’alimentazione equilibrata aiuta comunque a migliorare le difese immunitarie, insieme una costante detersione della pelle, ma la vera battaglia va portata al livello inferiore, cioè quello del derma

Conosciuta come la disfunzione giovanile per eccellenza, l’acne di fatto rappresenta per i giovani un vero e proprio incubo. Una malattia che non risparmia nessuno, visto che i numeri parlano di percentuali prossime al 90% di ragazzi colpiti, con conseguenze pericolose per il derma, soprattutto nelle zone interessate in maniera più seria.

Cause e terapie contro l’acne

È il prof. Vincenzo Bettoli, dermatologo e docente presso l’Università di Ferrara, a rivelare come l’infiammazione sia dovuta ad un batterio. Il Propionibacterium acnes è normalmente presente sulla pelle e reagisce con la produzione del sebo pilifero e soprattutto con uno dei suoi acidi grassi, lo squalene, facendolo ossidare ed infiammando la superficie cutanea.
Questa reazione è dovuta soprattutto alla produzione ormonale che si scatena durante il periodo dello sviluppo sessuale, ma che viene peggiorato dalle sostanze inquinanti presenti nell’aria, come le diossine e i derivati del cloro. Nei casi più gravi non si può escludere anche la predisposizione genetica, quindi è di grande aiuto anche individuare i geni interessati e agire nei loro confronti con prodotti specifici.
Ciò ovviamente comporta che il medico può consigliare la terapia adatta solo grazie ad un’anamnesi completa del paziente, combinando i farmaci di uso topico, come una crema ad esempio, con altri di tipo sistemico, al fine di combattere efficacemente l’acne. Una malattia che, tra l’altro, è anche capace di lasciare segni indelebili sulla pelle, ed influire negativamente sull’autostima dei ragazzi, con ripercussioni anche future.
Ovviamente un’alimentazione equilibrata aiuta comunque a migliorare le difese immunitarie, insieme una costante detersione della pelle, ma la vera battaglia va portata al livello inferiore, cioè quello del derma.

Fumo, alcool e alimentazione: come contrastare l’acne

Nel caso in cui ci si rendesse conto che l’acne sta assumendo forme molto gravi, e minaccia di lasciare delle ferite profonde sulla pelle, è bene rivolgersi ad uno specialista. Oggi grazie a servizi e app digitali come iDoctors è possibile cercare un dermatologo a Milano, che sia in grado di effettuare un’analisi completa della situazione personale del paziente e improntare una terapia efficace e specifica per la sua cute.
Ovviamente uno stile di vita sano è di notevole aiuto a qualsiasi terapia, come è d’aiuto anche evitare le cattive abitudini, soprattutto quelle che riguardano la respirazione e il fegato. Infatti, tra le cose da bandire, soprattutto se si soffre di acne e di problemi cutanei, c’è il fumo che, essendo un vasocostrittore, riduce l’afflusso sanguigno in superficie, con una conseguente mancata ossigenazione delle zone più lontane. Il fumo infatti accentua l’ispessimento della cute, ne aumenta la ruvidità e fa apparire le rughe. Ed agiscono negativamente sulla pelle anche i radicali liberi, che senza il dovuto apporto degli antiossidanti ridotti dal fumo, prendono piede indisturbati.
Altro nemico della pelle è l’alcool, il cui consumo eccessivo, soprattutto tra gli adolescenti, è in costante crescita. Un nemico che non solo porta dipendenza dal suo uso, ma che scarica zuccheri e grassi direttamente sul fegato, con conseguenze anche a livello sottocutaneo visto che ciò comporta la formazione dei punti neri.
Come se non bastasse a martellare la pelle ci sono anche i raggi UV, lo stress, i farmaci, e una dieta troppo ricca di grassi e proteine animali, mentre, e non solo in caso di acne, sarebbe da preferire un’alimentazione più equilibrata e ricca di liquidi.