Datura, la pianta delle streghe e del demonio: allucinogena, narcotica, sedativa

Questa bellissima pianta nasconde anche delle insidie, gli alcaloidi possono provocare disturbi alla funzione di organi di senso, alterazioni psichiche e comportamentali, perdita di coscienza fino al coma

«Il fiore meraviglioso della Datura ogni volta mi incanta!»

Questa bellissima pianta, appartenente alla famiglia delle Solanacee (come il pomodoro, la melanzana, il peperone, per intenderci), nasconde anche delle insidie.  Il rappresentante più famoso di questo genere di piante è la Datura stramonium. Il nome, che deriva dal portoghese Datura (a sua volta dal sanscrito dhustura, che significa "mela spinosa"), gli è stato dato proprio per il frutto irto di aculei, che contiene elevate  dosi  di alcaloidi come scopolamina e atropina (come del resto tutta la pianta, e come è tipico delle solanacee), dalle proprietà allucinogene, ma anche narcotiche e sedative (a concentrazioni talmente alte da poter risultare anche mortale). Volgarmente lo stramonio è anche chiamato "erba del diavolo" o "erba delle streghe", in quanto veniva usata dalle popolazioni indiane per rituali e magie. Tuttavia oggi molte specie di Datura sono ornamentali e vengono coltivate per la straordinaria bellezza dei loro grandi fiori; possono essere annuali o perenni, arbustive od arboree,  e tutte vivono meglio in climi temperati (l'esemplare fotografato l'ho trovato in vaso, ad ottobre, a Courmayeur). In verità da più di un secolo, dall'antica classificazione Linneiana, dalla Datura è stato staccato un altro genere di piante, una volta tutte nello stesso gruppo, il genere Brugmansia (dedicato al naturalista olandese Sebald Justin Brugmans), a cui probabilmente appartiene l'esemplare fotografato, la Brugmansia suaveolens (da "suavis", cioè soave, gradevole, e "oleo", cioè che esala profumo). Tuttavia, nella pratica comune, tutte quante vengono chiamate usualmente Datura. L’ intensità dei suoi principi attivi mi ricorda alcuni episodi, balzati all'onore della cronaca in tempi recenti. Nel 2011, in Trentino, una famiglia ne consumò cotte alcune foglie, scambiandole per quelle di spinaci coltivati nel loro orto,  rimanendone intossicata. Gli alcaloidi possono provocare disturbi alla funzione di organi di senso (occhio ed orecchio),  alterazioni  psichiche e comportamentali, influenza sullo stato di coscienza fino al coma, blocchi parziali o totali dei muscoli legati alla meccanica respiratoria. In Calabria nel 2014 due anziani coniugi ne hanno fritto i fiori, come si fa di solito con i fiori di zucca: ricoverati d'urgenza e salvati per un soffio. Conosciuti anche i disgraziati casi dei ragazzi (disgraziati i ragazzi, non i casi), che, alla ricerca di droghe alternative  a costo zero, hanno raccolto le foglie di Datura, fecendone una tisana, poi bevuta. O quelli, ancor più scellerati, che se lo sono fumate a mò di canna. Tutti ricoverati, tutti salvati per fortuna. Ammirevoli per la ricerca ed  il riconoscimento botanico. Da sberle per l'intento!

Mario Pria
Dr.agr. Mario Emanuele Pria - Manutenzione giardini e terrazzi - Corsi online di giardinaggio - www.marioemmepi.it - [email protected] - 3356032955


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