Incidenti domestici. Ustioni in primo piano: conoscerle e prevenirle

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, gli incidenti domestici possono interessare qualsiasi fascia d’età e sono tra le più frequenti cause di morte

Secondo una recente indagine, sono circa 3,3 milioni gli incidenti domestici che avvengono ogni anno nel nostro Paese. Da non sottovalutare l’aspetto sociale legato all’impatto psicologico che questo tipo di infortuni ha sulla popolazione, che considera la casa il luogo sicuro per eccellenza… Tra gli incidenti domestici, quelli dovuti alle ustioni interessano circa 8mila persone ogni anno e ben 2mila sono bambini. Le situazioni più pericolose che si verificano nella maggior parte dei casi sono dovute a contatto con liquidi bollenti, tè, caffé, olio, superfici roventi come ferri da stiro, vetri del forno, pentole, sostanze chimiche. Le zone più colpite sono gli arti superiori, il torace, il volto e la testa. Le ustioni possono essere di varia entità, secondo l'intensità della temperatura, la durata del contatto e lo stato fisico della sostanza ustionante (solida, liquida o gassosa) e in rapporto alla gravità possono essere di tre tipi: primo, secondo e terzo grado. Il primo grado è il più lieve, interessa lo strato più superficiale della pelle e determina la comparsa sulla cute di un semplice arrossamento, l’eritema, che provoca una dolore bruciante ma sopportabile; in genere le ustioni di primo grado non lasciano cicatrici sulla pelle. Le ustioni di secondo grado coinvolgono anche lo strato sottostante, causando infiammazione e gonfiore, con la comparsa di vescicole: la guarigione è possibile ma molto lenta. Quelle di terzo grado provocano l’annerimento della pelle che diventa secca, dura e fredda, il dolore è assente per la distruzione delle terminazioni nervose: la guarigione richiede tempi lunghi e talvolta interventi di chirurgia plastica. La prima cosa da fare, in seguito a un’ustione, è raffreddare la parte lesa con acqua fredda, in quanto essa ha effetto antidolorifico e previene l’ulteriore danneggiamento della cute. La cosa da evitare, poi, nei casi più importanti, è che subentrino infezioni, mantenendo il più possibile sterile la zona e non forando le vescicole eventualmente formatesi, in quanto rappresentano già una risposta del sistema immunitario contro l’attacco dei batteri. La prevenzione, come sempre, è l’arma migliore e un ambiente domestico sicuro può garantire la diminuzione degli incidenti e la salvaguardia della salute di chi vi abita.

Giulia Tosti