Piccoli amici: conosciamo il criceto

Con le loro guancette gonfie, gli occhi vispi, il muso simpatico e il pelo morbido sono amatissimi dai bambini, ma prima di pensare di adottarne uno è bene sapere che sono animali delicati e che, anche loro, richiedono attenzione e dedizione

Capita spesso che incalzati dalle richieste dei bambini, non potendo ospitare un cane o un gatto per problemi di spazio o di tempo, si scelga un piccolo amico: il criceto è uno di questi. Con le loro guancette gonfie, gli occhi vispi, il muso simpatico e il pelo morbido sono amatissimi dai bambini, ma prima di pensare di adottarne uno è bene sapere che sono animali delicati e che, anche loro,  richiedono attenzione e dedizione. E allora ecco alcune cose da tenere a mente quando si pensa seriamente di adottarne uno. I criceti richiedono una dieta specifica e bilanciata, si nutrono di un mix di semi (che si può acquistare già pronto oppure preparare da sé dietro indicazione di un veterinario) cui aggiungere della verdura (in particolare insalata, carote, piselli, finocchi, sedano e altre verdure con alcuni particolari accorgimenti da valutare con un veterinario specializzato in specie esotiche). Un paio di volte a settimana si può aggiungere della frutta a rotazione, di tanto in tanto e a piccole dosi, della frutta secca di cui sono golosi e un paio di semi di lino al giorno. Da evitare invece assolutamente latte e latticini (poco digeribili), patate e cipolle, pasta, biscotti e altri cibi umani, cioccolato e dolci. Il criceto non va mai lavato: provvede da solo alla pulizia e igiene del proprio pelo. Contrariamente a quello che fa quello selvatico, in casa non va in letargo (nemmeno se la temperatura scende sotto gli 8°C). Proprio per questo motivo il nostro criceto deve vivere sempre all’interno dell’appartamento, dove la temperatura rimane ragionevolmente costante in estate come in inverno. Sole diretto, sbalzi di temperatura, freddo o corrente d’aria possono risultare mortali per lui. Al di la del suo tenero aspetto, il criceto è un animale notturno e quando dorme, anche durante il giorno, ha un sonno molto pesante. Se svegliato di colpo o spaventato può diventare aggressivo e mordere, comportamento del resto usuale ogni volta che si sente minacciato o a disagio. A maggior ragione non vanno disturbati per giocare, coccolarli (il concetto di coccola come lo intendiamo noi non fa parte del vocabolario della maggior parte di loro) o mostrarli agli amici... E’ un animale estremamente territoriale, e per questo ogni esemplare deve avere a disposizione la propria gabbia, due elementi dello stesso sesso possono anche arrivare a uccidersi a vicenda, mentre un maschio e una femmina arrivano a fare una “numerosa” cucciolata al mese. La durata della gravidanza è di circa tre settimane e possono partorire sei cuccioli (sei cuccioli una volta al mese, fate un po’ i vostri conti…).  E sorge a questo punto il solito problema, a chi regalare i piccoli… Crescendo possono turbare la coppia, lo spazio non è più sufficiente per tutti e quindi, forse è meglio tenere un solo criceto alla volta. Per questi motivi, essendo un animale che da solo vive beatamente senza risentire affatto dell'assenza dei propri simili, sarebbe meglio evitare l'esperimento della convivenza. Uno da solo va benissimo. Parliamo della gabbia, deve avere una buona dimensione, più è grande e più ne guadagna il criceto in salute e spazio per il momento. La gabbia deve essere arredata con beverino a goccia, ciotola per semi e ciotola per cibo fresco, nonché una ruota per giocare e una casetta possibilmente senza il fondo (sarà più semplice l’operazione di pulizia e non si formerà condensa) nella quale il criceto potrà farsi il nido e riposarsi. Sul fondo della gabbia la lettiera dovrà essere ricoperta da uno strato di materiale naturale e pulita frequentemente per evitare cattivi odori. L’aspettativa di vita di quest’animaletto, se in buona salute e trattato in modo adeguato, è  tra i due e i tre anni, ma non mancano storie di roditori che sono arrivati anche a 6-7 anni. Purtroppo anche loro si ammalano, se vediamo che il nostro piccolo pet non mangia, ha rigonfiamenti su alcune parti del corpo, diarrea, problemi di denti, sospettiamo fratture alle zampine  o altro, dobbiamo portarlo da un veterinario specializzato in specie esotiche che  potrà decidere se sono solo errori di alimentazione o qualcosa di più grave. Come abbiamo visto, il criceto “NON è un giocattolo” sono piccoli essere viventi bisognosi di tante cure e di affetto. Prima di portarlo a casa, anche in questo caso, dobbiamo seriamente riflettere se siamo all’altezza di questo piccolo amico.
Graziella Baruffi
https://www.dogangels.it/


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