Il comportamento degli animali selvatici si è modificato col passare degli anni

Walter Ferrari: «li ho osservati da vicino ed ho constatato non solo una modifica comportamentale ma anche la presenza di specie mai viste prima; in particolare la presenza dell’uomo non li spaventa tant’è che si avvicinano sempre più alle abitazioni»

Da sinistra in alto: il Gheppio, il Geco. Da sinistra in basso il Colombaccio e la Cincia allegra

Da sinistra in alto: il Gheppio, il Geco. Da sinistra in basso il Colombaccio e la Cincia allegra

Il comportamento degli animali selvatici che  vivono nel nostro territorio mi ha sempre incuriosito. Da alcuni anni, circa una decina, li ho osservati  da vicino  ed ho constatato non solo una modifica comportamentale ma anche la presenza di specie mai viste prima; in particolare la presenza dell’uomo non li spaventa tant’è che si avvicinano sempre più alle abitazioni.

Nel merito, quest’annata è stata particolarmente ricca di avvenimenti per la città di Peschiera Borromeo.

Sul mio balcone, a primavera, ha nidificato per il 6° anno consecutivo il Gheppio  che è  un rapace diurno e per la prima volta una Cinciallegra ha deposto 7 uova in un nido artificiale che avevo installato vicino al nido del gheppio.

Alcuni amici e conoscenti mi hanno informato che il Merlo abitualmente nidifica su piante o rampicanti dei loro balconi e terrazzi, e perfino nel cestino di una bicicletta al  riparo sotto un porticato.

Mentre in altra abitazione in un vaso di fiori ha costruito il suo nido la Tortora dal collare, per niente intimorita dal via vai delle persone che vi abitano.

Circa due mesi fa una coppia di Colombaccio ha nidificato al  3° piano sul balcone di un amico,  il quale mi ha invitato a fare foto e video a distanza ravvicinata, per nulla infastidita dalla mia presenza.

Anche la Rondine che di solito nidifica nelle stalle o costruzioni rurali, ha nidificato nel sottogronda di un’abitazione al 7° piano. Persino un mammifero, come il Riccio, ha costruito una tana in un sottoscala nel giardino di una villetta allevando la prole e accettando il cibo che gli veniva offerto: mele, pere, fragole ed altro.

Una femmina di  Minilepre, animale alloctono introdotto nel territorio per scopi venatori e ormai fedele frequentatore dei nostri giardini, ha partorito 4 piccoli in una fioriera del mio condominio.

E che dire del Geco, questo simpatico e utile rettile che si nutre di ragni, zanzare e insetti vari, che personalmente ho trovato nel mio box e addirittura nel bagno di casa al 5° piano:  è stato avvistato in numerose altre abitazioni o loro pertinenze.

Penso che tutti  in pianura abbiate udito questa estate il frinire delle Cicale, tanto era intenso nelle giornate più calde; ma sentirlo in montagna a mille metri, come è successo a me, è un fatto strano.

Un paio di anni fa nel giardino di un condominio vicino al mio è stata rinvenuta una famigliola di 5 Ghiri, nella cavità di un acero tagliato perché ammalorato.

Il Gufo comune, un  rapace notturno che vive solitamente in luoghi boscosi, da alcuni anni trascorre il periodo invernale a Peschiera Borromeo. Numerosi esemplari, ne sono stati contati fino a 24, vivono appollaiati sui rami degli alberi di un giardino condominiale nel periodo tra ottobre e marzo, dopodiché si disperdono per accoppiarsi e nidificare.

La Mantide religiosa, è un insetto che vive abitualmente in ambienti naturali. Recentemente un amico di Mediglia ha notato la presenza di “ooteche”, poste su arbusti di Ligustro comune nei pressi della sua abitazione. L’ooteca è una specie di involucro che la femmina prepara, emettendo un liquido colloso e insufflando aria al suo interno, al fine di conservare le uova durante tutto l’inverno.

Mi sono chiesto tante volte quale sia il motivo di tali comportamenti: forse il cambiamento climatico o le modifiche ambientali che hanno ridotto i luoghi adatti alle nidificazioni, oppure la comodità di reperire cibo vicino alle abitazioni ed evitare predazioni.  Lascio agli esperti le interpretazioni più adeguate, io mi limito a constatare e documentare i fatti che accadono nel nostro territorio e a condividerli con voi lettori.

Testo e foto di  Walter Ferrari