Il “Turista Spazzino” replica dopo la prima hit: in uscita “C’è solo la porsea”
Simone Riva, conosciuto per la sua anima ecologista e la dedizione alla raccolta dei rifiuti, lancia una canzone che fa riflettere sulle azioni malvagie dell’uomo, con riferimenti all’attualità
31 gennaio 2023
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Simone Riva, residente a Peschiera Borromeo (MI) e noto ai più come “Turista Spazzino”, soprannome acquisito per l’impegno volontario nella pulizia dell’ambiente, lancia il suo secondo singolo.
Dopo “Bacchespani” è in uscita “C’è solo la porsea”, una canzone dal titolo emblematico per il suo riferimento al mondo animale. La porsea, termine veneto per indicare la scrofa, viene paragonata all’essere umano, secondo un’interrogazione che trova risposta immediata nel testo: è più intelligente l’animale o l’uomo, partendo dal presupposto che l’uomo può essere malvagio? Simone Riva, che è cantante ma anche autore del brano, spiega: «Avrei potuto scegliere un qualsiasi altro animale, anche quelli comunemente ritenuti più intelligenti perché di compagnia, ma il paragone non sarebbe stato così calzante. Con i comportamenti umani elencati nel testo voglio dimostrare che l’uomo è meno intelligente, in quanto esercita la sua crudeltà». Attraverso un’anafora, vengono stigmatizzate alcune condotte umane, come “sui carburanti specular”, “chieder pizzo al bar”, “di tasse l’umano soffocar”, “un ospedale bombardar”. La canzone, che rimanda a temi forti di attualità, è indirizzata principalmente a un pubblico giovane, grazie a un ritmo dance che ipnotizza. «Mi rivolgo alle nuove generazioni per far riflettere ma anche per accompagnare i loro momenti di svago - dichiara -. Con gli arrangiamenti del musicista Nicola Ursino siamo infatti riusciti a creare un sound molto brioso, con influenze psichedeliche e gli effetti speciali dell’elettronica».
Il singolo, registrato nello studio di Ursino a Cuneo, è la seconda prova per Simone Riva che non ha intenzione di abbandonare le sue attività ecologiste, ma vuole coltivare anche l’altro suo grande interesse, la musica. «Questa passione mi accompagna fin da quando sono bambino ma nella mia vita ha sempre prevalso la responsabilità che sentivo in tema ambientale, finendo per dedicarmi completamente alla raccolta dei rifiuti abbandonati negli spazi verdi - precisa -. Ora invece sento il bisogno di riservare del tempo anche alla composizione di nuove canzoni».
Biografia
Simone Riva, classe 1972, ha cominciato a svolgere l’attività di volontariato, raccogliendo i rifiuti abbandonati, a partire dai cinque anni d’età, dopo che il nonno paterno lo ha rimproverato per aver gettato una bottiglietta di plastica nel camino. Dal 2011 la sua storia di ecologista convinto diventa pubblica, con l’interessamento di giornali, radio e televisioni e la realizzazione di innumerevoli servizi. Per la sua dedizione all’ambiente ha ricevuto oltre venti targhe comunali, un riconoscimento da Regione Lombardia e il prestigioso “Panettone d’oro”, premio alla virtù civica. A Simone Riva sono state dedicate anche la canzone “Il turista spazzino”, realizzata da Valentino Pero, il brano strumentale “Gettar poi nuoce” dei Wodospad e la poesia “Omaggio per record di Simone Riva” di Caterina Tisselli pubblicata nella raccolta “L’angolo della poesia”. È inoltre detentore di un record mondiale: dopo la raccolta rifiuti sugli scogli di San Mauro Mare per 25 ore filate e a Mediglia, in compagnia di Raffaele Brattoli, per 30 ore consecutive, lo scorso autunno ha siglato l’ultimo record di 50 ore non stop, ottenendo anche una targa ufficiale dal comune di Peschiera Borromeo.
31 gennaio 2023