I loro tronchi sono in grado di accumulare riserve d'acqua, e questo ha consentito alle piante di sopravvivere anche in zone particolarmente siccitose
Alle
volte capita di camminare in un parchetto di una cittadina ligure, in questo
caso Alassio, e, in mezzo ad innocenti giochi per bambini, trovare una
meraviglia botanica, così, nemmeno segnalata, confusa ad altre piante. Guardate
questa pianta che bella! È il Brachychiton populneus, una essenza di origine
australiana, che dunque soffre il freddo, ma che nel clima ligure si è adattata
benissimo. Pensate che i loro tronchi sono in grado di accumulare riserve
d'acqua, e questo ha consentito alle piante di sopravvivere anche in zone
particolarmente siccitose. In questo periodo dell'anno, inizio luglio, l'ho
trovata con i suoi grappolini di fiori cerosi, a campana, particolarissimi, che
io trovo bellissimi. Ed in un'altra parte della chioma si evidenziano i
frutticini in formazione, dei teneri baccelli ancora verdi. I semi al loro
interno sono ricoperti da una corta (da qui il nome "Brachy")
peluria, che crea come un rivestimento, appunto una tunica
("Chiton"). Il genere Brachychiton è stato cambiato in tempi recenti;
tempo fa queste piante venivano attribuite al genere Sterculia, come forse i
più preparati ricordano. Ma da dove deriva queso nome? Una storia curiosa: deriva da una divinità
romana, Sterculio, che, come suggerisce la desinenza era il dio dello ....
sterco! Non ridete, si intende sterco come
letame, e come elemento di abbondanza, e di fertilità! I romani erano pur
sempre una civiltà agricola, e quindi avevano i loro dei che supervisionavano
anche alla fertilità dei campi ed alla azione dei concimi organici. I botanici,
piuttosto, ne hanno attribuito il nome a
causa dell'odore, abbastanza ripugnante, emanato dai fiori (ma non in tute le
specie). Anche questo fattore è uno stratagemma usato da alcune piante, per
attirare insetti impollinatori, tra i quali alcuni metabolizzatori della
sostanza organica.
Il
nome "populneus" lo deve alla somiglianza delle foglie a quelle del
Popolus, cioè del pioppio, come si vede bene dalla foto. Nel caso della nostra
pianta, comunque, i fiori sono leggermente profumati, e molto appetii dalle
api! Completa la bellezza dell'esemplare il fatto che sia un sempreverde, e
fornisca una buona ombra.
Complimenti
dunque a chi ha avuto l'idea di piantarlo, ed una tirata d'orecchie a chi non
provvede ad evidenziarne il nome, che ne darebbe maggior lustro e gloria!
Continueremo
il nostro itinerario botanico in Liguria, a scovare piante rare e curiose. Alla
prossima! Viva l'estate!
Dr.agr. Mario Emanuele Pria - Manutenzione giardini e terrazzi - Corsi online di giardinaggio - www.marioemmepi.it - [email protected] - 3356032955