Gli alcolici forniscono calorie molto pericolose e non solo

accordo con le indicazioni dell’OMS, una quantità giornaliera di alcool equivalente a non più di 2-3 unità alcoliche per l’uomo, non più di 1-2 unità alcoliche per la donna e non più di 1 unità alcolica per l’anziano. Invece bambini, ragazzi e donne in gravidanza e allattamento non dovrebbero assolutamente assumere nessuna unità alcolica. Un’unità alcolica corrisponde a circa 12 grammi di etanolo, che si traduce in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino a media gradazione, in una lattina o bottiglia di birra (33 cc) di media gradazione o in un bicchierino da bar (40 ml) di superalcolico, quantità superiori a queste sopra indicate vanno ritenute molto pericolose per il nostro organismo e la vita altrui. Maggiore è la quantità e il grado alcolico della bevanda assunta, tanto più veloce è il suo assorbimento, tale processo è ulteriormente accelerato se viene assunta a stomaco vuoto. Una volta assorbito, l'alcool passa rapidamente nel sangue, raggiunge il fegato, passa nuovamente al sangue e raggiunge vari organi. Una piccola parte è eliminata attraverso la respirazione, da qui l’utilità del palloncino per vedere il tasso alcolemico durante la guida, le urine e il sudore. La restante parte subisce, soprattutto nel fegato per opera di un enzima (alcool-deidrogenasi), trasformazioni chimiche che danno luogo al prodursi di acqua e anidride carbonica, subito allontanate dall'organismo. Da tali trasformazioni si libera energia sotto forma di calorie e, da ogni grammo di alcool ingerito, si ottengono circa 7 kilo calorie (7 kcal). Non essendo l'organismo in grado di immagazzinarlo nei tessuti di deposito, tutto l'alcool ingerito, se non è eccessivo, viene utilizzato per soddisfare i bisogni energetici immediati. Se la quantità introdotta è eccessiva, una parte di alcool sfugge alle normali trasformazioni e vengono a prodursi sostanze tossiche che provocano gravi conseguenze sulla salute. Sebbene l'alcool sia una sostanza che non si deposita, il suo pronto utilizzo non consente l'impiego delle sostanze energetiche presenti nel pasto (zuccheri e grassi). Questo risparmio si traduce in un accumulo delle sostanze alimentari non utilizzate, che, dopo un transitorio aumento della trigliceridemia post-prandiale, vanno a depositarsi sotto forma di trigliceridi nel tessuto grasso (la ciccia). Per questo motivo gli alcolisti sono molto deperiti, infatti, consumano molto alcool e mangiano pochissimo cibo, instaurando uno stato di malnutrizione calorico proteico con effetti devastanti sul loro organismo. Mentre quello che fa ingrassare è l'associazione di alcool con quantità rilevanti di alimenti energetici, basti pensare alle maratone culinarie delle varie ricorrenze. L’assunzione di bevande alcoliche è molto pericolosa anche nelle donne in gravidanza, poiché l’alcolemia della madre è la stessa di quella del feto che però è più piccolo e con un fegato meno maturo, inoltre se l’alcolemia della madre rimane alta per alcune ore, l’alcolemia del feto rimane tale per alcuni giorni. Viste queste considerazioni, non bisogna assumere nessuna sostanza alcolica per tutta la durata della gravidanza e per tutta la fase di allattamento, poiché l’alcol passa integralmente nel latte materno. Infine, non dimentichiamoci degli effetti negativi di questa sostanza anche sulla guida, non a caso sono sempre maggiori gli incidenti stradali correlati allo stato d’ebbrezza del conducente che diventano, disgraziatamente, vere e proprie stragi.