Il fiume Oglio: un viaggio tra storia e biodiversità lungo le sue rive
Walter Ferrari, naturalista e divulgatore scientifico, racconta la straordinaria bellezza del Parco Oglio Nord, tra ecosistemi unici, fauna selvatica e antiche contese storiche.

Parco Oglio Nord, Paro Oglio Sud Foto di Walter Ferrari
FIUME OGLIO
Il Fiume Oglio costituisce, con i suoi 280 Km di lunghezza, il secondo affluente per importanza del Po (dopo il fiume Adda), nel quale sfocia dopo aver attraversato le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Coincide, per la quasi totalità, con il confine occidentale del Parco dell’Adamello, dal Comune di Ponte di Legno sino a Breno (BS), e rappresenta l’elemento naturalistico più importante del fondovalle alpino della Valle Camonica.
L’Oglio nasce presso l’abitato di Ponte di Legno (a 1236 metri s.l.m.) dalla confluenza del torrente Narcanello (le cui sorgenti sono nel Parco dell’Adamello) con il torrente Frigidolfo (le cui sorgenti sono nel Parco dello Stelvio) e si immette nel lago d’Iseo a quota 185 metri s.l.m.
Il corso dell’Oglio si estende in direzione Nord-Sud, circondato da importanti gruppi montani appartenenti alle Alpi Retiche meridionali (Adamello, Re di Castello, Badile ecc.... ) in sponda idrografica di sinistra ; Gruppo dell’Ortles-Cevedale, Pizzo Camino e altri nelle Alpi Orobie orientali in sponda destra. Sfocia nel Po, al confine tra i comuni di Marcaria e Viadana.

Walter Ferrari
Il fiume entra nel lago d’Iseo a nord, tra Lovere e
Pisogne (provincia di Bergamo), ne è il principale immissario e ne costituisce
pure l’emissario uscendo a sud presso Sarnico. La lunghezza di questo lago
alpino è di circa 25 Km, con all’interno Montisola, la più grande isola
fluviale d’Europa. Dopo aver solcato i rilievi morenici a sud del lago, il
fiume Oglio entra in pianura, costituendo inizialmente il confine tra la Bassa
Bergamasca e la Bassa Bresciana, e, successivamente, più a valle, quello tra
quest’ultima e la provincia di Cremona. Lungo il corso del fiume, dopo il lago
d’Iseo, sono stati istituiti i Parchi regionali dell’Oglio Nord e Oglio Sud. La
città più popolosa bagnata dalle acque dell’Oglio è Palazzolo sull’Oglio, che è
anche l’unico comune il cui centro storico è modellato urbanisticamente intorno
al fiume stesso.

Ponte di Soncino Foto Walter Ferrari

Ponte di Soncino, antico confine Foto Walter Ferrari
Fin dal Medioevo, l’Oglio è stato uno dei fiumi più sfruttati in Italia da bresciani, bergamaschi e cremonesi per le loro derivazioni. La sovranità sul tronco settentrionale del fiume ha fatto capo per secoli alla Repubblica di Venezia (tra Soncino ed Orzinuovi segnava il confine con il Ducato di Milano). Questa situazione di sfruttamento delle acque provocò contese secolari e vendette tra le popolazioni.
L’occasione storica per realizzare la pace fu la costruzione di una diga nel 1933 a Sarnico, all’uscita dell’Oglio dal lago d’Iseo, gestita dal Consorzio dell’Oglio che ne ripartisce le acque prelevate tra usi irrigui e usi idroelettrici. Sempre a Sarnico nel 1937 è stata stipulata una convenzione - denominata Pace dell’Oglio- fra lo stato e vari consorzi delle tre province di Brescia, Bergamo e Cremona.

Ponte di Soncino Foto Walter Ferrari

Fiume Oglio Foto Walter Ferrari
Lungo il fiume Oglio, percorrendo sentieri impervi, ho potuto avvistare diversi animali: Airone bianco, Ibis sacro, Cormorano, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Marangone minore, Minilepre; vari tipi di farfalle, damigelle, libellule e il cervo volante ormai in via di estinzione.
A maggio 2024, sempre nel Parco Oglio Nord, in occasione della
“Festa del ponte” che unisce i comuni di Pumenengo (Bg) e Rudiano (Bs), ho
costeggiato il fiume per un tratto verso nord e verso sud, attraverso sentieri
naturalistici dove ho potuto fotografare la fauna e la flora locale molto
interessante.
Testo e foto Walter Ferrari www.walterferrari.it Facebook

Fiume Oglio Foto Walter Ferrari

Fiume Oglio Foto Walter Ferrari