Cereali e prodotti integrali: vantaggi e svantaggi

Quali sono i benefici di questa categoria di prodotti? Fanno davvero dimagrire?

I cereali come grano saraceno, orzo, riso, mais, frumento, avena, farro, miglio (ecc…) sono un gruppo alimentare presente nella tanto citata Dieta Mediterranea, e rappresentano la materia prima per la produzione di molteplici prodotti come pasta, pane, fette biscottate, cracker e biscotti per esempio. Molto spesso questi cereali sono raffinati. Tra quest’ultimi e quelli integrali intercorrono sostanziali differenze, vediamole meglio nel dettaglio, analizzando i cereali integrali.

I cereali integrali, rispetto a quelli raffinati, hanno una struttura che contiene tutte le parti del chicco: la crusca (strato esterno), il germe (parte che contiene l’embrione delle piante ed è ricca di sostanze nutritive) e l’endosperma (ricco per la maggior parte di amido).

Durante il processo di raffinazione la maggior parte della crusca e del germe viene rimossa, ne risulta una perdita sostanziale di sostanze nutritive come fibra, proteine, minerali, vitamine, acidi grassi e vari fitocomposti. Dalla parte amidacea dell’endosperma si ottiene la farina raffinata tramite macinazione.

Le proprietà dei cereali e dei prodotti integrali sono dovute per la maggior parte al quantitativo di fibra alimentare. Questa di per sé non ha valore nutritivo o energetico, ma è molto importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell'organismo: 
  • Facilita il transito intestinale: è importante associare al consumo di fibre un’adeguata assunzione di acqua, pertanto può essere utile ai soggetti con stitichezza.  
  • Aiuta a percepire il senso di sazietà più velocemente: in quanto contribuisce ad aumentare il volume del cibo ingerito e a rallentare lo svuotamento dello stomaco, quindi è utile per coloro che faticano nel controllo del peso. 
  • Regola l'assorbimento di alcuni nutrienti (ad esempio zuccheri e grassi): riducendolo e rallentandolo, contribuendo così al controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue.
  • Sembra in grado di ridurre il rischio di insorgenza di diverse patologie come: diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, alcune patologie gastrointestinali (quali la diverticolosi del colon) e importanti malattie quali i tumori del colon-retto (probabilmente per la diluizione di eventuali sostanze cancerogene, per la riduzione del loro tempo di contatto con la mucosa intestinale, e per altri meccanismi ancora da chiarire).
Secondo la FDA (Food and Drug Administration) il termine “integrale” può essere applicato ai prodotti nei quali è stata certificata la presenza di cereali interi in percentuali del 50% o più.
Numerose ricerche scientifiche suggeriscono che un consumo di 2-3 porzioni al giorno di cereali integrali sia adeguato per ottenere i benefici sopra descritti. La quantità giornaliera di fibra consigliata dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti per la Popolazione Italiana) deve essere circa 20-30 g/die (quantità superiore rispetto a quella che attualmente si consuma in Italia).

Oltre alla fibra, i cerali raffinati contengono tantissimi nutrienti tra cui sali minerali (ferro, zinco, magnesio, selenio), vitamine (quelle del gruppo B, la E, la A e i folati) e acidi grassi mono e poli insaturi.
I cereali integrali, soprattutto per chi non è abituato, devono essere assunti con moderazione in quanto potrebbero provocare gonfione addominale e flatulenza, soprattutto nei soggetti sensibili e in coloro che non assumono una corretta quantità di acqua.

Inoltre possono ridurre l’assorbimento di alcuni minerali a causa della presenza dei fitati al loro interno. I fitati sono sostanze che, se assunte in quantità ingenti, hanno la capacità di legare i minerali e non renderli disponibili all’assorbimento da parte del nostro organismo.

Un errore molto comune è pensare: “questo alimento è integrale, posso mangiarne di più”.

I prodotti da forno integrali come fette biscottate, brioches, piadine, pane confezionato, biscotti frollini (ecc…) non devono essere considerati light solamente perché sono integrali, in quanto dal punto di vista calorico sono pressoché uguali a quelli raffinati. Inoltre è necessario leggere la lista degli ingredienti e verificare che non contengano componenti aggiuntivi come oli, burro, strutto, ma solamente farina, acqua, lievito e sale.

Il consiglio della nutrizionista

  • Se sei un soggetto sano sostituisci almeno il 50% dei prodotti che mangi giornalmente con quelli integrali. Se non sei abituato parti in modo graduale. Se sei affetto patologie gastrointestinali, come il colon irritabile, è necessario chiedere il parere di un esperto. 
  • Impara a leggere le etichette in quanto non sempre i prodotti che vengono pubblicizzati come integrali sono costituiti da farine integrali, spesso viene aggiunta crusca ad una farina raffinata.
  • Leggi attentamente la lista degli ingredienti, se è integrale non vuol dire che sia light e che quindi faccia dimagrire. Potrebbe contenere anche grassi. 
  • Insieme all’assunzione di cereali integrali bevi almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno per favorire il transito intestinale. 

Inviatemi una mail per farmi sapere gli argomenti e le curiosità su cui vorreste un approfondimento.

Dott.ssa Federica Mascaretti
Sito internet: www.nutritiongoals.eu


BIBLIOGRAFIA ARTICOLO
  • Fondazione Veronesi 
  • IEO
  • Marc P. McRae, Health Benefits of Dietary Whole Grains: An Umbrella Review of Meta-analyses. J Chiropr Med. 2017 Mar; 16(1): 10–18.
  • Linee guida sana e corretta alimentazione 
  • Cereali e salute: i vantaggi degli integrali. Risponde Gabriele Riccardi