Astrologia: ecco perchè non siamo figli delle stelle

Come ogni inizio anno, anche nei primi mesi del 2014 va in scena l’usanza di fare un bilancio dei dodici mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle e provare a indovinare ciò che ci aspetta nei prossimi dodici. Come? Naturalmente chiedendo consiglio agli astri che, da millenni, ci offrono indizi chiari e incontrovertibili sul futuro. Ma è davvero così? La risposta è “sì”, secondo gli astrologi, diventati ormai delle vere e proprie star in televisione, nelle edicole e nelle librerie di tutto il Paese.

La risposta è “non credo proprio”, secondo un' opinione più razionale. Vediamo perché. Innanzitutto, che cos’è realmente l’astrologia? Si tratta di una pseudoscienza, ovvero una disciplina che sembra possedere i requisiti e i canoni della scientificità perché si basa sulla lettura degli astri e sull’idea che questi influenzino la vita umana. In realtà di scientifico non c’è proprio nulla. L’astrologia per come la conosciamo oggi, infatti, si basa ancora su principi e conoscenze antiche che fanno riferimento a un modello del cosmo obsoleto e non in linea con le attuali conoscenze. Solo per fare un esempio, la correlazione tra costellazioni e mesi dell’anno utilizzata dagli astrologi è la stessa da oltre duemila anni. Oggi questa impostazione è assolutamente superata per via del fenomeno astronomico chiamato “precessione degli equinozi”. Molti astrologi ignorano questo fenomeno, mentre quelli che ne sono a conoscenza fanno finta di nulla… Partendo da questi presupposti è difficile continuare a credere alla buona fede di coloro che spacciano come affidabili previsioni che si basano su una lettura delle stelle del tutto anacronistica. Eppure molte persone non demordono nella loro fede verso Paolo Fox, Branco e affini. Proviamo allora a spostare il discorso su un altro versante di pensiero: ogni anno il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) raccoglie le previsioni effettuate dagli astrologi all’inizio dell’anno e si prende la briga di verificarle alla fine dell’anno stesso. E… provate a indovinare? Le uniche previsioni azzeccate sono quelle molto vaghe o basate sulle probabilità. Prendete il mio caso personale: ho un fratello gemello, siamo nati quasi nello stesso attimo, eppure caratterialmente siamo totalmente diversi. Parlando per luoghi comuni, i cancerini dovrebbero essere dolci e romantici, i pesci sognatori, i gemelli con doppia personalità, gli arieti teste dure. Ma nella realtà le cose sono molto diverse… Se volete sperimentare in prima persona la scarsa attendibilità degli oroscopi, ecco un test efficace: provate a leggere a un amico gli oroscopi della settimana scorsa omettendo i segni di riferimento, dopodiché fatevi dire a quale si sente più vicino. Sicuramente la previsione scelta non sarà quella del suo segno. Di più: si sentirà vicino a tutte le descrizioni, perché sono realizzate in modo che sia il lettore a interpretarle su di sé e a trovare i riferimenti giusti che lo convincano della loro veridicità. Come si diceva un tempo: provare per credere. Anzi, per non credere più. Lo psicologo Bertrand Forer, notando questo aspetto, creò un profilo di finta valutazione soggettiva, gettando le basi di una tecnica di persuasione ancora oggi molto utilizzata da medium, sensitivi e veggenti ma anche da venditori e politici. Vi parlerò in maniera più approfondita di questa tecnica nel prossimo articolo.

Marco Pessina - www.ghosthunter.it