Pratolina o Margheritina

La Margheritina cresce nei terreni incolti, nei prati, nei giardini e nei parchi cittadini. Si trova sia in pianura sia in montagna (0-2000 metri). È spontanea in tutta Italia, ma più diffusa nel Settentrione.

Foto di Walter Ferrari. Tutti i diritti riservati.

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Chi non ha mai sfogliato petalo dopo petalo i fiori della pratolina alzi la mano. Credo sia una delle esperienze più comuni che fin da piccini ci hanno messo in relazione con il mondo delle piante selvatiche.Ma forse in pochi sanno che i petali bianchi che spetaliamo recitando il famoso “m’ama non m’ama”sono in realtà dei piccoli fiori bianchi, “ligulati”, che formano un capolino composto che assomiglia al sole; i piccoli fiori del disco, quelli gialli centrali, sono “tubulosi”, mentre i raggi laterali, i fiori del raggio,  sono i fiori ligulati, bianchi e con una leggera colorazione che va dal rosa al porpora nella parte esterna del piccolo fiore…quasi a voler impreziosire il tutto. La Pratolina comune (nome scientifico Bellis perennis  L., 1753),  appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea perenne alta 5-15 cm. Le foglie formano una rosetta basale, sono pelose, picciolate, a forma di spatola e a margini dentellati. La Pratolina, più comunemente conosciuta come Margheritina, è tra i primi fiori della stagione e la sua fioritura raggiunge l’apice quando l’erba dei prati, suo ambiente ideale, non ha ancora iniziato a crescere tanto da poterla ombreggiare e nascondere. La fioritura, però, si allunga nel tempo tanto da coprire tutto l’anno (da gennaio a dicembre). Un fiore così piccolo, così discreto richiama in noi un’idea di delicatezza che nella realtà non ha riscontro. Rustica, poco esigente, adattabile alle più diverse condizioni, resistente al freddo (oltre i -10°) e al freddo umido : queste sono le caratteristiche che ne fanno una pianta vincente. Se il tempo volge al brutto la Pratolina reclina e chiude il capolino, per poi tornare a levarsi in direzione del sole quando le condizioni migliorano.Le foglie giovanili sono eduli; possono essere consumate crude in insalata, in minestre e contorni per carni. Le infiorescenze (capolini), raccolte preferibilmente senza peduncoli, si conservano sotto aceto.I capolini si trovano maggiormente in primavera  ed in autunno. Le foglie, invece, si raccolgono  durante tutto l’arco dell’anno.La Margheritina cresce  nei terreni incolti, nei prati, nei giardini e nei parchi cittadini. Si trova sia in pianura sia in montagna (0-2000 metri). E’ spontanea in tutta Italia, ma più diffusa nel Settentrione.Per molti questo fiore è legato ad immagini dell’infanzia: le collane o le corone di margherite ad esempio.
Nel linguaggio dei fiori significa “ci penserò”, oltre a simboleggiare bontà  senza pretese ed innocenza.
È stata anche fonte di ispirazione per i poeti. Il nome Bellis è di origine latina e restò fino al 1100 quando le fu attribuito l’appellativo di  “margarita” che significa “perla”. Preziosa come una perla, simbolo dell’avvento della Salvezza nel mondo e della nuova stagione dello spirito, è servita a molti pittori rinascimentali ad ornare immagini quali la Natività e l’Adorazione dei Magi. Simbolo di primavera ed amore come la cantò Giovanni Pascoli in “ Bellis perennis” nei “Nuovi Poemetti”:
“È il verno, e tutti i fiori arse la brina
Nei prati e tutte strinò l’erbe il gelo:
Ma te vedo fiorir, primaverina.”

 Testo e foto   Walter Ferrari