È da più di un anno che sto monitorando il Sud Est Milanese  in relazione al tema della siccità. L’irrigazione che da queste parti avviene attraverso il Naviglio Martesana è praticamente inesistente. Gli agricoltori sono giustamente e fortemente preoccupati; l’anno scorso la produzione di  frumento ed orzo, come pure quella del mais e dei girasoli, è stata dimezzata rispetto agli anni precedenti.

Le previsioni di quest’anno sono anche peggiori; io che vivo in queste zone da decenni non ho mai visto niente del genere, abbiamo superato l’inverno senza pioggia (o poca) e senza neve.

Ho effettuato un sopralluogo nel Sud Est milanese dal fiume Lambro all’Adda ed ho riscontrato  che il sistema idrico superficiale è in ginocchio: rogge e fontanili sono in secca e la falda si è abbassata dal suo livello standard  mediamente da circa 1,5 a 2 metri . Nel territorio di Peschiera Borromeo il fontanile storico “Gambarone” è ridotto ad una pozzanghera. Nel comune di Mediglia i  fontanili “Delle Monache” e “Tre teste” sono in secca.

Il fossato del Castello Borromeo in queste condizioni non si era mai visto, è ridotto ad uno strato melmoso.

Oramai sono quasi due anni che siamo in sofferenza idrica: nei fontanili storici di Rodano/Settala – Sorgenti della Muzzetta formato da 3 teste, Molino, Vallazza e Regelada ci si può camminare dentro.

Di recente,  mentre percorrevo in bicicletta l’alzaia del Naviglio Martesana, ho potuto verificare che il tratto da Vimodrone a Gorgonzola è completamente in secca. Le acque in questo tratto, tramite un sistema di paratoie che solitamente vengono chiuse e aperte all’occorrenza, defluiscono nel Canale Adduttore A e nelle Rogge Renata, Calchera, Arzona  e Libera  e  servono  ad irrigare i comuni di Peschiera Borromeo, Pantigliate, Rodano, Liscate e  Settala. Ne consegue un notevole danno per gli agricoltori delle nostre zone.

In periodi  normali il livello medio di falda si aggira intorno  a  2 mt.  dal piano campagna (variabile da zona a zona) siamo ora intorno a  3,5 mt., motivo per cui  alcuni agricoltori stanno pensando di installare dei pozzi per poter irrigare i campi.

Oltre ai danni causati all’agricoltura, la siccità  genera una grave perdita di biodiversità: pesci, anfibi, rettili ed insetti (Libellule, Lucciole), nonché uccelli e piccoli mammiferi  nei nostri territori si  sono  ridotti drasticamente mancando l’acqua che è il loro ambiente naturale dove si riproducono e vivono.

In questi ultimi giorni è scesa un po’ di pioggia ma ci vuole ben altro per risolvere il problema.

Walter Ferrari