I sintomi dell’allergia possono essere confusi con quelli di un raffreddore, l'importanza del prick test

Un italiano su tre ha iniziato a starnutire, a tossire e ad avere problemi di congiuntivite a causa della mitigazione del clima, della fioritura di alcune piante, dei pollini che, da marzo a giugno, si concentrano nell’aria

La primavera è già arrivata da un mese, ovvero ci troviamo nel periodo più critico per chi soffra di allergie. E non sono nemmeno pochi, visto che 1 italiano su 3 ha iniziato a starnutire, a tossire e ad avere problemi di congiuntivite a causa della mitigazione del clima, della fioritura di alcune piante, dei pollini che, da marzo a giugno, si concentrano nell’aria, specialmente nelle giornate soleggiate e ventose. È vero, la natura si risveglia, ma anche le reazioni allergiche di circa 20 milioni di persone, dei quali 1 milione e 200.000 sono bambini, solo nel Belpaese.
Ecco che si inizia col prurito al naso, fino alla congestione nasale, senza trascurare la congiuntivite, il mal di testa, la tosse, fino all’asma. Già, perché i pollini allergenici delle graminacee, la parietaria, l’ambrosia e le betulle, ma anche il cipresso, la mimosa, l’ulivo e la quercia, sono in grado di scatenare una risposta immunitaria nei soggetti predisposti. E chi sono questi soggetti? Il rischio di sviluppare allergie da pollini aumenta in funzione della predisposizione genetica. Se solo un genitore è allergico, il rischio che corre il figlio di sviluppare una reazione è pari al 10-15%, percentuale che raggiunge il 60%-80% dei casi se entrambi i genitori sono allergici. Occorre fare attenzione, perché i sintomi dell’allergia possono essere confusi con quelli di un raffreddore e, se trascurati, possono diventare cronici e degenerare in rinosinusite, crisi d’asma e difficoltà respiratorie. Se solo nascesse il sospetto di un’allergia, è importante sottoporsi al prick test, un test cutaneo in cui vari allergeni vengono messi a contatto con la pelle del paziente, così da valutare eventuali reazioni. Il dottore Giorgio Serino, Allergologo e Immunologo presso la Sandonato Medica, dopo aver verificato la diagnosi, definisce il percorso terapeutico più opportuno per il superamento delle problematiche di allergia. Per prenotazioni mandare una mail a [email protected] o telefonare allo 02/55602161.

Il decalogo di WAIDID per gli allergici

Di certo, occorre difendersi dalle allergie e rispettare il Decalogo che è stato diffuso da WAIDID l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici,
1.Limitare il tempo trascorso all'aperto nelle ore centrali della giornata quando è più alta la concentrazione di pollini
2.Evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata. Un buon ricambio d’aria degli ambienti è importante, ma è opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini è più bassa
3.Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia. Questa, infatti, riduce in frammenti più piccoli i pollini che possono raggiungere più facilmente le vie respiratorie
4.Consultare il calendario dei pollini può aiutare a calibrare il tempo che si può trascorrere all’aria aperta
5.Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi. Se possibile, utilizzare i filtri antiparticolato e sostituirli annualmente, preferibilmente alla fine dell’inverno
6.Fare la doccia e lavare i cappelli quotidianamente. I pollini, infatti, si depositano sui capelli con il rischio respirarli anche durante la notte
7.Indosare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta e all’aria aperta
8.Mettere da parte tappeti e, se possibile, lavare frequentemente le tende in cui si depositano particelle allergizzanti
9.Evitare i luoghi in cui è stata da poco falciata l'erba. Se non è possibile, utilizzare una mascherina
10.Non assumere farmaci senza il consulto del medico. Evitare il fai-da-te e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del dottore
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